Chiarimento iniziale: solo chi ha partita iva (a titolo individuale o come associazione) e quindi emette fattura può fare domanda per contributi a fondo perduto attivati con ultimo decreto.

TIPOLOGIE DI ASSOCIAZIONI E TERZO SETTORE

Ci sono associazioni culturali, sportive, a promozione sociale.
Molte associazioni rimarranno solo associazioni e basta, al di fuori dall’ordinamento del terzo settore o di quello sportivo. Infatti non è obbligatorio appartenere al terzo settore, che offre vantaggi fiscali, ma anche adempimenti.
Va detto che parecchie associazioni yoga sono divenute associazioni sportive dilettantistiche ASD, ma per il Coni non esiste lo yoga come sport, per il CONI lo yoga è una forma di ginnastica propedeutica allo sport. Pertanto un’associazione yoga che tiene corsi solo di yoga in realtà non può essere una ASD.
Al contrario, un’ASD può tenere corsi di yoga propedeutici ai corsi prettamente sportivi che offre. In questo caso non è richiesta ritenuta previdenziale, assicurativa e ritenuta fiscale fino a 10.000 euro, ma non ancora per molto.
Infatti, in base agli ultimi decreti in merito alla riforma dello sport che entreranno in vigore in gran parte dal 1°gennaio 2022 e successivamente dal 1° luglio 2022, sarà attuata una riduzione considerevole delle agevolazioni per compensi sportivi e si pagheranno i contributi previdenziali.
Fino al 31 dicembre 2021 pertanto non cambierà nulla per le associazioni yoga che hanno scelto comunque di divenire ASD. Per le associazioni di ginnastica che praticano yoga i cambiamenti avverranno dal 1° luglio 2022. E’ importante stare attenti ai cambiamenti in atto.

Vediamo ora le associazioni culturali che possono essere suddivise in:

  • solo associazioni;
  • associazioni già iscritte nel registro regionale come associazioni a promozione sociale/volontariato o APS e volontariato o OVD, le ONLUS, non lucrative e di attività sociale;
  • associazione yoga (né APS , né ODV né ONLUS).

Le APS, le ODV, le ONLUS, essendo già iscritte nel registro regionale come associazioni a promozioni sociale e volontariato, non devono fare nulla per diventare enti del terzo settore, se non adeguare il loro statuto con assemblea straordinaria (scadenza prorogata al 31.05.2021). Trasmigrano direttamente nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore o RUNTS senza dover  chiedere di essere iscritte. Al massimo dovranno chiedere di poter uscire.
Questo passaggio diretto non si applica alle associazioni yoga, che dovranno attendere che il RUNTS divenga attivo per sapere come potersi registrare. La data di attivazione del 21 aprile è stata procrastinata a fine maggio-giugno.
Ad oggi pertanto nessuna associazione yoga può divenire un ente del terzo settore.
Il RUNTS è diviso in 7 sezioni. Sarà tutto telematico, con PEC ecc. Le ODV e le APS trasmigrano direttamente. Le ONLUS cesseranno e dovranno dichiarare in quale sezione del registro vorranno essere inserite.
Si può diventare ente del RUNTS quando lo si decide, non per forza quando tale registro diverrà attivo.
Va tuttavia tenuto presente che la disciplina del terzo settore prevede una parte civilistica ed una fiscale, che al momento non è ancora entrata in vigore (serve un’autorizzazione dall’UE). Per ora vale la vecchia disciplina – per associazioni yoga art. 148 tuir e legge 398.
Suggerimento: per le associazioni yoga allo stato dell’arte conviene aspettare e  restare al di fuori del terzo settore, almeno per il 2021, perché a livello fiscale fino a fine anno  non cambierà nulla. Inoltre si eviterebbero gli obblighi che entreranno in vigore con il RUNTS. Se la nuova disciplina fiscale partirà dal 1°gennaio 2022,  allora si porrà il problema; se non dovesse partire per quella data, converrà sicuramente starne ancora fuori.
La disciplina fiscale del RUNTS sarà meno agevole di quella finora applicata.

Domanda: quali sono le agevolazioni fiscali ad oggi per chi è associazione tout court e non ASD?
Le agevolazioni fiscali per compenso sportivo agli istruttori applicate alle ASD non sono valide per le associazioni tout court. Le agevolazioni per associazione tout court sono correlate alle quote versate dai tesserati e alla legge 398 per sponsorizzazioni (applicabili a tutte le associazioni culturali al di fuori dal terzo settore).

COME ENTRARE NEL RUNTS E COSA COMPORTA

Se devo entrare a far parte del RUNTS è meglio farlo come APS dal punto di vista fiscale. Questo richiede alcuni requisiti:

  • numero minimo di soci, almeno 7 (evitare parenti ecc.!);
  • dimostrare che l’attività prevalente è svolta da volontari e che il numero dei volontari è doppio rispetto alle persone che vengono retribuite. Se non ho volontari non posso aprire una APS. Va tenuto un registro dei volontari e vanno assicurati (morte, infortunio, responsabilità civile). Questo comporta un costo. Il decreto che stabilisce i massimali non è ancora stato emesso;
  • tenere inoltre verbale delle assemblee, del direttivo, libro soci; 
  • redigere un bilancio; 
  • il bilancio andrà pubblicato;
  • dare comunicazione al registro dei compensi riconosciuti.

Ci sono obblighi quindi precisi con sanzioni se non rispettati. Ogni tre anni arriva un ispettore a verificare l’attività dell’associazione.
Tuttavia va tenuto presente che se arriveranno finanziamenti pubblici, questi saranno solo per gli enti del terzo settore. Questa è una possibilità. Inoltre come ente del terzo settore si potrà con maggiore facilità compartecipare ad attività di co-progettazione con pubblica amministrazione (portare yoga nella scuola, nelle carceri ecc.)..
A una piccola associazione con pochi soci e che vive di quote associative, senza compensi per nessuno, non conviene divenire APS. Se invece si tratta di attività che prevede corsi e promozione yoga nel sociale, avrebbe senso divenire ente del terzo settore.
Un aspetto interessante è che l’associazione yoga potrebbe diventare rete associativa, una delle 7 sezioni del RUNTS: associazioni di associazioni del terzo settore che coordinano, controllano e assistono le associazioni sottostanti (ARCI, UISP si stanno organizzando in questo senso).
Al momento siamo in fase di transizione, non ci sono scadenze impellenti e tutto va valutato con calma, anche perché va ricordato che, nel momento in cui si entra nel terzo settore e poi ci si pente,  si deve devolvere il patrimonio.
Un aspetto positivo: se sono nel terzo settore ho un percorso facilitato per il riconoscimento della personalità giuridica a condizione  che possegga almeno Euro 15.000 di patrimonio o beni per un valore pari a tale importo. In quanto personalità giuridica solo l’associazione risponde a eventuali richieste di danni, non risponde il singolo. 

Domanda: Possiamo rimanere associazioni culturali e continuare a fare quello che abbiamo fatto sinora?
Sì, il problema è la didattica, cioè dal 2022 perderemo l’agevolazione fiscale sui corrispettivi specifici derivanti dai corsi e dovremo applicare la tassazione iva.
Associazione significa contribuzione altruistica dei soci. Pensiamo ai circoli dove i soci pagano una quota annua e poi basta. Se per ipotesi decido che nella quota associativa della Federazione sono compresi 10 corsi ad esempio, mi conviene restare fuori dal terzo settore.
Infatti a  livello fiscale non ci saranno grandi vantaggi. Il vero rischio è che in futuro la pubblica amministrazione “dialoghi” solo con il terzo settore.
Altro esempio: Assoyoga non potrebbe mai diventare ente del terzo settore perché tutela interessi di categoria e non generali, come le APS.

Domanda: come saranno inquadrate le persone che collaborano come insegnanti oltre ai soci ed ai volontari?
Con Partita Iva.

Domanda: Ci sono sezioni più convenienti nel RUNTS per noi oltre alla sezione per l’APS?
C’è solo un’altra sezione, chiamata “altre associazioni”, dove va un po’ di tutto… non conviene. 

Domanda: Le APS possono avere dipendenti retribuiti?
Sì, ma devono essere la metà dei volontari che operano nell’associazione.

Domanda: Sto iniziando adesso ad insegnare yoga, cosa mi consiglia di fare?
Aprire la Partita Iva e fare la libera professionista. Infatti per aprire un’associazione devo essere almeno con altre 6 persone (7 persone minimo e non un gruppo di parenti)

Domanda: Cosa posso fare per insegnare yoga come “hobby”?
O gratis o con Partita Iva.

Domanda: sono un pubblico dipendente, come potrò dopo luglio 2022 continuare a collaborare con le associazioni yoga?
Impossibile.

Domanda: quando sarebbe sconsigliato aprire una ditta/società?
Sconsigliato mai. Chiariamo un punto: se affermo che faccio l’insegnante di yoga devo avere la partita iva. Se ho un’altra professione e a tempo perso insegno yoga posso trovare delle forme diverse.

Domanda: Ci sono associazioni che affermano che iscrivendosi da loro come insegnante di ginnastica yoga si può diventare ASD ed essere protetti a livello fiscale perché hanno un accordo con il CONI. È reale?
Assolutamente no. 

Domanda: Come libero professionista insegnante yoga come posso fare ai fini assicurativi?
Si fa una polizza assicurativa di responsabilità civile.

Domanda: C’è un minimo che consente di evitare la Partita Iva? Se tengo lezioni online posso evitarla?
Non c’è un minimo. Se pubblicizzo le lezioni online agisco sul mercato e devo aprire Partita Iva anche se i compensi sono esigui.

Domanda: se insegno a tempo perso come posso fare?
O insegno gratis oppure apro Partita Iva se ho un compenso.