ATTIVITÀ2019-03-05T15:23:13+00:00

ASSOYOGA ITALIA è un’associazione culturale senza fini di lucro che riunisce in tutta Italia numerosi insegnanti di yoga provenienti da scuole e correnti differenti. Nasce a ??????? nel ???? dalla voglia e dalla necessità di lavorare insieme allo sviluppo e alla valorizzazione della professione dell’insegnante di yoga.

L’attività professionale dell’insegnamento dello Yoga
Sono insegnanti di Yoga, le figure professionali che, in relazione alle loro tradizioni culturali, alle caratteristiche della professione e in funzione delle sue peculiari finalità, operano per l’armonizzazione delle facoltà corporee, emozionali, relazionali, etiche, mentali e spirituali dell’essere umano. Oggetto dell’insegnamento è lo Yoga che è una pratica professionale di matrice etica, filosofica e corporea, di tipo globale ed esperienziale, che trova i propri fondamenti in diverse tradizioni culturali dell’India ed è andata evolvendo nel tempo in molteplici contesti culturali e geografici, finalizzata a promuovere la consapevolezza di individui e gruppi, per sviluppare benessere personale e collettivo.

La norma UNI
Nel dicembre 2016 è stata approvata la norma UNI 11661:2016 dal titolo: “Attività professionali non regolamentate – Insegnante di yoga – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”.

L’intento
Abbiamo scelto di essere insieme, perché lo strumento di crescita più grande è il confronto di percorsi diversi.
Abbiamo privilegiato il lavoro insieme, perché crediamo che lo yoga possa diventare anche un mezzo per migliorare la società.
Crediamo nell’esercizio libero della professione fondato sull’autonomia e sulle competenze, ma anche sulla tutela dell’utenza
Per questo ci sentiamo chiamati a vivere con autenticità e ad operare con integrità.

LE FINALITÀ

  • Promuovere e diffondere lo studio, la pratica, l’insegnamento di uno yoga di qualità
  • Contribuire ad innalzare la qualificazione professionale degli insegnanti di yoga promuovendo l’aggiornamento e la formazione continua
  • Essere garante della qualità della formazione degli insegnanti associati
  • Facilitare la formazione continua attraverso corsi, seminari e incontri
  • Promuovere e tutelare l’immagine e il ruolo sociale, professionale, culturale ed economico degli insegnanti di yoga
  • Facilitare e promuovere l’incontro tra gli insegnanti di yoga
  • Fornire indicazioni generali circa gli aspetti legali e fiscali per l’esercizio della professione
  • Atto Costitutivo
  • Statuto
  • Codice di Condotta
  • Regolamento

Corso di specializzazione: Bio-meccanica degli asana

Corso di specializzazione con il Dr. Nandi Krishnamurthy Manjunath
Relatore: Dr. Nandi Krishnamurthy Manjunath – Vice Rettore e Direttore del Dipartimento di Studi Scientifici sullo Yoga di S-VYASA University di Bangalore.
13-14 Maggio 2023
Organizzato da Sarva Yoga International

Corso di specializzazione e perfezionamento valido ai fini della formazione continua sul tema:
“Bio-meccanica degli asana”
L’uso corretto e scientifico del principale  strumento dello yoga per il benessere psicofisico.

Per informazioni: www.sarvayoga.org – www.yogawellness.it
E-mail: [email protected]

Incontro speciale con Swami Yogaswarupananda

INCONTRO SPECIALE Online con SWAMI YOGASWARUPANANDA
Presidente Divine Life Society – Rishikesh
Venerdì 27 Maggio 2022 dalle ore 18.00 alle 19.00

“La pratica del mantra nello yoga e nella vita”

Quota Partecipazione: 20 euro
Corso gratuito per i diplomati AYUSH e soci ASSOYOGA Italia 2022 – Iscritti 2022 ISFIY Federazione Italiana Yoga – Iscritti 2022 Master Yogawellness – Iscritti 2022 Master Yogaeducational.
L’iscrizione è obbligatoria inviando una mail a: [email protected] D
ati bancari: SARVA YOGA INTERNATIONAL Deutsche Bank
IBAN: IT05Z0310410701000000821013
Causale: Cognome…/ Webinar Mantra

Chakra e nadi secondari nello yoga

Tre incontri online con Swami Vigyananda (Dr. Jacques Vigne) neuropsichiatra specializzato in tecniche meditative, cultura yoga e buddista.
14/6/2022 – ore 21: Chakra secondari e adhara; punti base di concentrazione secondo tradizioni bhramaniche, tantriche, buddhiste e jaina.
28/6/2022 – ore 21: Chakra secondari e adhara (2a parte).
5/7/2022 – ore 21: Nadi principali e nadi secondarie.
Corso valido per aggiornamento ASSOYOGA Italia e Ministero AYUSH – 1 credito.
Quota di partecipazione: 60 euro.
Informazioni e iscrizioni: [email protected] – cell 348 4120990

Certificazioni, accreditamenti e riconoscimenti… facciamo un po’ di chiarezza

Nelle pagine dei social, nelle pubblicità si trovano ormai migliaia di annunci di corsi di formazione yoga con ognuno promesse di certificazioni e riconoscimenti altisonanti e spesso fuorvianti. La dicitura più comune è: diploma certificato, o insegnante certificato senza altra precisazione, ma anche quando si da un nome alla certificazione si rischia di cadere preda di pubblicità ingannevoli. Per questo è necessario fare chiarezza sulle certificazioni nell’ambito della formazione yoga.
Lo yoga, sempre più popolare e diffuso, non essendoci ancora una legislazione in nessun paese del mondo, eccetto l’India, si presta a essere un libero campo di battaglia per qualsiasi affermazioni e proposte.
Premessa: in Italia, ma anche nel mondo, eccetto in India dove un Ministero dello Yoga emana regole governative, non ci sono norme sulle certificazioni di diplomi yoga che abbiano valore legale.
1. Pertanto tutte morale e qualitativo dell’ente che le propone, ma nessuna validità da un punto di vista legale.
Questo significa che attualmente si può insegnare yoga sia con certificazioni che senza
2.  Non esistono certificazioni che consentono di insegnare yoga anche all’estero, in Europa o paesi extraeuropei, perché chiunque può insegnare nel paese dove si trova dato che appunto non ci sono ancora norme statali per l’insegnamento dello yoga, quindi non serve pagare quote a società o associazioni private che vantano questa promessa che non ha nessun valore legale, ma solo uno scopo commerciale.

Va precisato che tutti gli enti di certificazione dello yoga sono privati e non possono stabilire  norme legali o imporre obblighi.
3. Un’altra propaganda che porta a grande confusione è il presunto accreditamento di diplomi di yoga da parte del CONI.

Nessun diploma di yoga è, ne può essere certificato dal CONI.

Il CONI, interpellato dallo stato Italiano per definire le categorie sportive che potevano beneficiare di riconoscimento e di facilitazioni fiscali sotto l’egida del Coni stesso, come tutti sanno, ha escluso lo yoga da ogni categoria e pertanto in nessun modo il CONI può certificare attività che, per sua scelta, ha escluso dalle sue competenze.
Ci sono nell’ambito sportivo enti e federazioni riconosciuti dal CONI che organizzano anche corsi di formazione yoga, con la dicitura “riconosciuti dal CONI” ma il riconoscimento CONI vale solo per l’associazione stessa e non per i diplomi di yoga che rilascia, per la motivazione esposta sopra.
Inoltre le norme CONI prevedono che gli Enti di Promozione Sociale (EPS) riconosciuti dal CONI  possano rilasciare certificati di Istruttori sportivi, validi però nell’ambito del sistema organizzativo degli enti di promozione stessa. Pertanto gli EPS e federazioni sportive non sono autorizzati a dichiarare che la loro formazione è riconosciuta dal CONI, e ancora meno in ambito yoga che non è tra le attività sportive di competenza del CONI.
Esiste da poco in Italia la possibilità di rilasciare “certificati di qualità e qualificazione professionale dei servizi prestati dai soci” anche per lo yoga e ASSOYOGA Italia è la prima associazione professionale di categoria iscritta nell’elenco del MISE autorizzata a rilasciare tale attestato per lo yoga.  Questo è, secondo le norme attuali, la sola certificazione ufficiale governativa possibile in Italia per quanto riguarda lo yoga.

PROSPETTIVE FUTURE

Una importante novità viene offerta agli insegnanti di yoga in Italia. Il Governo Indiano tramite il suo Ministero per lo yoga ha istituito lo “Yoga Certification Board” con programmi e modalità di esami per potere ottenere un diploma di stato di insegnante yoga. Grazie allo straordinario riconoscimento di SARVA YOGA INTERNATIONAL, accreditata dal Governo Indiano nella più alta e prestigiosa categoria  delle “Yoga Leading Institutions”, ora è possibile ottenere in Italia diplomi riconosciuti da uno Governo. Infatti i diplomi che rilascia SYI, sono automaticamente riconosciuti come diplomi di stato dal Governo Indiano. Questo privilegio per ora è riservato solo all’Italia perché SYI è la sola, fuori dal territorio indiano, ad essere ammessa fra le dodici più autorevoli e prestigiose associazioni di yoga autorizzate a rilasciare questi diplomi di stato.
Questo consente già da ora di distinguere un prestigioso diploma riconosciuto da un Governo da qualsiasi altra formazione yoga e, in futuro, con accordi bilaterali ai quali già SYI sta lavorando, ottenere un eventuale riconoscimento anche dal Governo italiano.
Possiamo considerare questo un evento storico per lo yoga e per la qualità della sua diffusione.
Pertanto prima di investire energie, tempo e anche denaro in una formazione yoga sarà opportuno informarsi, oltre che sulla qualità dei corsi, anche sulle prospettive future e le possibilità di sviluppo che una formazione presenta, per una scelta intelligente e qualitativa sia per la propria formazione che per il prestigio e le opportunità che può offrire in futuro.

Per informazioni:
www.sarvayoga.org
www.sarvayogaunivesity.com
www.yogaitalia.org

Webinar Assoyoga: il terzo settore

Chiarimento iniziale: solo chi ha partita iva (a titolo individuale o come associazione) e quindi emette fattura può fare domanda per contributi a fondo perduto attivati con ultimo decreto.

TIPOLOGIE DI ASSOCIAZIONI E TERZO SETTORE

Ci sono associazioni culturali, sportive, a promozione sociale.
Molte associazioni rimarranno solo associazioni e basta, al di fuori dall’ordinamento del terzo settore o di quello sportivo. Infatti non è obbligatorio appartenere al terzo settore, che offre vantaggi fiscali, ma anche adempimenti.
Va detto che parecchie associazioni yoga sono divenute associazioni sportive dilettantistiche ASD, ma per il Coni non esiste lo yoga come sport, per il CONI lo yoga è una forma di ginnastica propedeutica allo sport. Pertanto un’associazione yoga che tiene corsi solo di yoga in realtà non può essere una ASD.
Al contrario, un’ASD può tenere corsi di yoga propedeutici ai corsi prettamente sportivi che offre. In questo caso non è richiesta ritenuta previdenziale, assicurativa e ritenuta fiscale fino a 10.000 euro, ma non ancora per molto.
Infatti, in base agli ultimi decreti in merito alla riforma dello sport che entreranno in vigore in gran parte dal 1°gennaio 2022 e successivamente dal 1° luglio 2022, sarà attuata una riduzione considerevole delle agevolazioni per compensi sportivi e si pagheranno i contributi previdenziali.
Fino al 31 dicembre 2021 pertanto non cambierà nulla per le associazioni yoga che hanno scelto comunque di divenire ASD. Per le associazioni di ginnastica che praticano yoga i cambiamenti avverranno dal 1° luglio 2022. E’ importante stare attenti ai cambiamenti in atto.

Vediamo ora le associazioni culturali che possono essere suddivise in:

  • solo associazioni;
  • associazioni già iscritte nel registro regionale come associazioni a promozione sociale/volontariato o APS e volontariato o OVD, le ONLUS, non lucrative e di attività sociale;
  • associazione yoga (né APS , né ODV né ONLUS).

Le APS, le ODV, le ONLUS, essendo già iscritte nel registro regionale come associazioni a promozioni sociale e volontariato, non devono fare nulla per diventare enti del terzo settore, se non adeguare il loro statuto con assemblea straordinaria (scadenza prorogata al 31.05.2021). Trasmigrano direttamente nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore o RUNTS senza dover  chiedere di essere iscritte. Al massimo dovranno chiedere di poter uscire.
Questo passaggio diretto non si applica alle associazioni yoga, che dovranno attendere che il RUNTS divenga attivo per sapere come potersi registrare. La data di attivazione del 21 aprile è stata procrastinata a fine maggio-giugno.
Ad oggi pertanto nessuna associazione yoga può divenire un ente del terzo settore.
Il RUNTS è diviso in 7 sezioni. Sarà tutto telematico, con PEC ecc. Le ODV e le APS trasmigrano direttamente. Le ONLUS cesseranno e dovranno dichiarare in quale sezione del registro vorranno essere inserite.
Si può diventare ente del RUNTS quando lo si decide, non per forza quando tale registro diverrà attivo.
Va tuttavia tenuto presente che la disciplina del terzo settore prevede una parte civilistica ed una fiscale, che al momento non è ancora entrata in vigore (serve un’autorizzazione dall’UE). Per ora vale la vecchia disciplina – per associazioni yoga art. 148 tuir e legge 398.
Suggerimento: per le associazioni yoga allo stato dell’arte conviene aspettare e  restare al di fuori del terzo settore, almeno per il 2021, perché a livello fiscale fino a fine anno  non cambierà nulla. Inoltre si eviterebbero gli obblighi che entreranno in vigore con il RUNTS. Se la nuova disciplina fiscale partirà dal 1°gennaio 2022,  allora si porrà il problema; se non dovesse partire per quella data, converrà sicuramente starne ancora fuori.
La disciplina fiscale del RUNTS sarà meno agevole di quella finora applicata.

Domanda: quali sono le agevolazioni fiscali ad oggi per chi è associazione tout court e non ASD?
Le agevolazioni fiscali per compenso sportivo agli istruttori applicate alle ASD non sono valide per le associazioni tout court. Le agevolazioni per associazione tout court sono correlate alle quote versate dai tesserati e alla legge 398 per sponsorizzazioni (applicabili a tutte le associazioni culturali al di fuori dal terzo settore).

COME ENTRARE NEL RUNTS E COSA COMPORTA

Se devo entrare a far parte del RUNTS è meglio farlo come APS dal punto di vista fiscale. Questo richiede alcuni requisiti:

  • numero minimo di soci, almeno 7 (evitare parenti ecc.!);
  • dimostrare che l’attività prevalente è svolta da volontari e che il numero dei volontari è doppio rispetto alle persone che vengono retribuite. Se non ho volontari non posso aprire una APS. Va tenuto un registro dei volontari e vanno assicurati (morte, infortunio, responsabilità civile). Questo comporta un costo. Il decreto che stabilisce i massimali non è ancora stato emesso;
  • tenere inoltre verbale delle assemblee, del direttivo, libro soci; 
  • redigere un bilancio; 
  • il bilancio andrà pubblicato;
  • dare comunicazione al registro dei compensi riconosciuti.

Ci sono obblighi quindi precisi con sanzioni se non rispettati. Ogni tre anni arriva un ispettore a verificare l’attività dell’associazione.
Tuttavia va tenuto presente che se arriveranno finanziamenti pubblici, questi saranno solo per gli enti del terzo settore. Questa è una possibilità. Inoltre come ente del terzo settore si potrà con maggiore facilità compartecipare ad attività di co-progettazione con pubblica amministrazione (portare yoga nella scuola, nelle carceri ecc.)..
A una piccola associazione con pochi soci e che vive di quote associative, senza compensi per nessuno, non conviene divenire APS. Se invece si tratta di attività che prevede corsi e promozione yoga nel sociale, avrebbe senso divenire ente del terzo settore.
Un aspetto interessante è che l’associazione yoga potrebbe diventare rete associativa, una delle 7 sezioni del RUNTS: associazioni di associazioni del terzo settore che coordinano, controllano e assistono le associazioni sottostanti (ARCI, UISP si stanno organizzando in questo senso).
Al momento siamo in fase di transizione, non ci sono scadenze impellenti e tutto va valutato con calma, anche perché va ricordato che, nel momento in cui si entra nel terzo settore e poi ci si pente,  si deve devolvere il patrimonio.
Un aspetto positivo: se sono nel terzo settore ho un percorso facilitato per il riconoscimento della personalità giuridica a condizione  che possegga almeno Euro 15.000 di patrimonio o beni per un valore pari a tale importo. In quanto personalità giuridica solo l’associazione risponde a eventuali richieste di danni, non risponde il singolo. 

Domanda: Possiamo rimanere associazioni culturali e continuare a fare quello che abbiamo fatto sinora?
Sì, il problema è la didattica, cioè dal 2022 perderemo l’agevolazione fiscale sui corrispettivi specifici derivanti dai corsi e dovremo applicare la tassazione iva.
Associazione significa contribuzione altruistica dei soci. Pensiamo ai circoli dove i soci pagano una quota annua e poi basta. Se per ipotesi decido che nella quota associativa della Federazione sono compresi 10 corsi ad esempio, mi conviene restare fuori dal terzo settore.
Infatti a  livello fiscale non ci saranno grandi vantaggi. Il vero rischio è che in futuro la pubblica amministrazione “dialoghi” solo con il terzo settore.
Altro esempio: Assoyoga non potrebbe mai diventare ente del terzo settore perché tutela interessi di categoria e non generali, come le APS.

Domanda: come saranno inquadrate le persone che collaborano come insegnanti oltre ai soci ed ai volontari?
Con Partita Iva.

Domanda: Ci sono sezioni più convenienti nel RUNTS per noi oltre alla sezione per l’APS?
C’è solo un’altra sezione, chiamata “altre associazioni”, dove va un po’ di tutto… non conviene. 

Domanda: Le APS possono avere dipendenti retribuiti?
Sì, ma devono essere la metà dei volontari che operano nell’associazione.

Domanda: Sto iniziando adesso ad insegnare yoga, cosa mi consiglia di fare?
Aprire la Partita Iva e fare la libera professionista. Infatti per aprire un’associazione devo essere almeno con altre 6 persone (7 persone minimo e non un gruppo di parenti)

Domanda: Cosa posso fare per insegnare yoga come “hobby”?
O gratis o con Partita Iva.

Domanda: sono un pubblico dipendente, come potrò dopo luglio 2022 continuare a collaborare con le associazioni yoga?
Impossibile.

Domanda: quando sarebbe sconsigliato aprire una ditta/società?
Sconsigliato mai. Chiariamo un punto: se affermo che faccio l’insegnante di yoga devo avere la partita iva. Se ho un’altra professione e a tempo perso insegno yoga posso trovare delle forme diverse.

Domanda: Ci sono associazioni che affermano che iscrivendosi da loro come insegnante di ginnastica yoga si può diventare ASD ed essere protetti a livello fiscale perché hanno un accordo con il CONI. È reale?
Assolutamente no. 

Domanda: Come libero professionista insegnante yoga come posso fare ai fini assicurativi?
Si fa una polizza assicurativa di responsabilità civile.

Domanda: C’è un minimo che consente di evitare la Partita Iva? Se tengo lezioni online posso evitarla?
Non c’è un minimo. Se pubblicizzo le lezioni online agisco sul mercato e devo aprire Partita Iva anche se i compensi sono esigui.

Domanda: se insegno a tempo perso come posso fare?
O insegno gratis oppure apro Partita Iva se ho un compenso.

Torna in cima